Attraverso il progetto di ricerca “Fighting Terrorism on the Tobacco Road”, la Fondazione ICSA studia il rapporto tra il contrabbando di tabacco e il finanziamento del terrorismo, anche di matrice jihadista. Questo collegamento è in parte noto agli studiosi, ma un sondaggio SWG indica che oggi solo il 35% degli italiani concorda che «il terrorismo si finanzia anche attraverso il contrabbando di sigarette» e il 64% è rassegnato al fatto che «il contrabbando è sempre esistito ed esisterà sempre».
La ricerca ICSA “Fighting Terrorism on the Tobacco Road” sottoporrà l’ipotesi di ricerca a una rigorosa verifica da parte di un gruppo di lavoro interdisciplinare composto di studiosi ed esperti. I risultati saranno distribuiti alle istituzioni, ai media e al pubblico per renderli consapevoli del possibile collegamento tra contrabbando di sigarette e terrorismo.
Il progetto si basa su due assunti. Il primo è che l’attenzione dedicata al traffico su larga scala di stupefacenti ha penalizzato quella riservata ai traffici minori; il secondo è che le attività come il contrabbando di sigarette abbia caratteristiche di rischio (basso) e reddito (alto) tali che le rendono molto allettanti per le organizzazioni criminali e terroristiche.
Il gruppo di lavoro ICSA affronterà l’ipotesi di ricerca secondo la metodologia e le prospettive delle scienze sociali, traendone il rapporto su “Terrorismo, criminalità e contrabbando di tabacco in Italia”, seminari formativi per il personale delle forze di polizia e di intelligence italiane ed europee, eventi di formazione professionale continua per giornalisti.
Esaminando i collegamenti diretti e indiretti tra il contrabbando di tabacco ed i reati collegati (tra i quali il traffico di stupefacenti, di persone, di rifugiati, di armi e persino di beni artistici), il progetto “Fighting Terrorism on the Tobacco Road” della Fondazione ICSA mira a sensibilizzare al problema varie categorie di operatori, esperti e opinion leader.